Mario Andrade

Il Tempo prezioso delle persone mature…

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia giĂ  vissuto.

Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad

assaporarle con calma.

Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro etĂ  anagrafica, non sono cresciute.

Ormai non ho tempo per trattare con la mediocritĂ . Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.

Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli piĂą capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.

Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.

Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.

Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…

Senza troppe caramelle nella confezione…

Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.

Che sappia sorridere dei propri errori.

Che non si gonfi di vittorie.

Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.

Che non sfugga alle proprie responsabilitĂ .

Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.

L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.

Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…

Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.

Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.

Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…

Sono sicuro che saranno piĂą squisite di quelle che ho mangiato finora.

Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…

Mario Andrade

ECONOMIA

Ma cosa c’entriamo noi con la guerra ?

Art. 11 Costituzione : L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertĂ  degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di paritĂ  con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranitĂ  necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo

L’Italia, in Europa e’ il secondo partner commerciale della Russia (dopo la Germania) e il quarto a livello mondiale. Secondo dati Istat/Eurostat, nel 2019 le esportazioni italiane nella Federazione Russa hanno raggiunto il loro massimo storico, con 10,8 miliardi di Euro. Resta peraltro un elevato saldo negativo della bilancia commerciale dovuto alle nostre importazioni dalla Russia (20 miliardi di Euro) principalmente di idrocarburi e materie prime.

Le imprese italiane che operano in Russia hanno anche realizzato degli stabilimenti (circa 70  stabilimenti produttivi ) tra cui si evidenziano anche l’ENI, l’ENEL, Finmeccanica, Indesit, Candy, Merloni, Ferrero, Cremonini, Iveco, Pirelli, Marcegaglia e tanti altri ancora.

Importante anche la presenza di banche italiane (otto) che sovente accompagnano le imprese nella loro avventura su questo mercato nella fase soprattutto di START-UP. Le misure FINANZIARIE anti-Russia decise dalla UE e dagli USA, schianteranno anche questo tipo di investimenti nel lungo periodo. 

Il “Made in Italy” nel mercato russo riguarda poi agroalimentare, moda, arredamenti, macchinari, tecnologia e tanti altri beni importati direttamente dalla penisola Italiana.  Per non parlare poi dell’importanza turistica del mercato Russo per Milano, Venezia, Rimini e la Riviera Toscana da Viareggio a Tirrenia!

Le presenze russe in Italia erano raddoppiate dal 2009 a oggi e hanno contribuito nel solo 2019 una cifra di 1,3 miliardi di euro (secondo solo al contributo degli USA e tre volte quello di Cina e Brasile).

Ma che bello, facciamo lei la guerra, cosa ce ne importa dei tantissimi e importanti rapporti commerciali tra l’Italia e la Russia, tanto essi non meritano nessuna considerazione.

Evviva l’Europa, evviva gli Yankees, evviva la NATO ???

Siamo proprio un popolo colonizzato senza futuro.

Nico (Max Weber)

Tratto da : http://www.informarexresistere.fr/2014/09/03/il-partito-democratico-autorizza-lembargo-alla-russia-spingendo-pmi-italiane-al-fallimento-e-onesti-lavoratori-in-mezzo-alla-strada/ **

** il link è stato censurato perché scomodo a EU,NATO, PD.

Cultura Generale

Forse la felicitĂ  consiste nel non avere ricordi !

Oggi, pensando al passato voglio confrontarmi con alcuni miei famosi colleghi

(si fa per dire in quanto morti e sepolti ) faccio riferimento a Wilfredo Pareto, Alexis de Tocqueville, Émile Durkheim e altri famosi filosofi del pensiero liberale, con questa frase :

FORSE LA FELICITA’ CONSISTE NEL NON

AVERE RICORDI!

Nietzsche ha scritto: “Un popolo felice non ha storia”. Ed è una triste veritĂ  perchĂ© ciò che rende un “popolo” felice è in parte la sua storia, segnata dalla dura lotta per la sopravvivenza, dalle vittorie ma pure da grandi sconfitte, da colpe e recriminazioni, dal rimpianto di quello che è stato il rinascimento culturale. L’apoftegma nietzschiano vale anche per gli esseri umani: una persona felice non ha storia e deve rescindere il suo legame con il passato per vivere il presente in modo pieno e preminentein modo da non avere rimpianti o rammarichi compreso tutto ciò che produce compatimento o tormento verso se stesso. La storia da’ origine a tante incomprensioni politiche e sociali che sono spunto di tanti conflitti, specie quelli di carattere etnico che si ripetono quando le fazioni in lotta non riescono a liberarsi del passato perchĂ© piĂą vanno avanti nella conflittualitĂ  piĂą hanno storia da raccontare. Ed ecco che la soluzione taoista nella filosofia cinese è semplice e a portata di mano: sbarazzarsi del passato per essere felici, perchĂ© la felicitĂ  dell’essere umano consiste nel non avere ricordi.

Nico (Max Weber)

photo: Time whitout memories

Anne Sexton

Il Bacio

La bocca mi fiorisce come taglio.
Maltrattata tutto l’anno in lunghe
notti fatte soltanto di gomiti callosi
e delicate scatole di Kleenex che dicono piangi,
piangi; stupida bambina!

Prima il mio corpo era inutile.
Ora si strappa ai quattro angoli.
Strappa via gli indumenti della vecchia Maria, nodo dopo nodo
e guarda – Ora è colpito in pieno da questi dardi elettrici.
Zac! Una resurrezione!

Una volta era una barca, piuttosto legnosa
e senza impegno, senza acqua salata
e bisognosa di qualche ritocco. Non era altro
che un mucchio di tavole. Ma tu l’hai attrezzata, l’hai issata.

Tu l’hai scelta.
I miei nervi sono tirati.
Come strumenti musicali li ascolto.
LĂ  dove era silenzio
i tamburi e gli archi senza tregua continuano a suonare.
Il merito è tuo.
Genialità pura all’opera.
Caro, il compositore è caduto nel fuoco.

Anne Sexton

photo: Amedeo Modigliani – donna con collana rossa – oil on canvas