( Poesia metafisica)
Sulla terra leggeri….
Ormai, si facevano largo fra le Formiche umane, i primi Bagliori del giorno.
Henjira, soffermata al Tempio, rivolgeva gli usati saluti alla Mamma di Tutti, anche di quelle come lei, spose Proibite, eccetto che nel Vento, suo Papà.
Facevan male le parole del Sowar Tedesco, il Kapo dei Sepoy, le guardie Imperiali.
Le strade ormai brulicavano del solito kaos, persin peggiore di quello causato dall’assassinio a sangue freddo dei due Pescatori, ad opera di Maro’ assoldati,
a Servizio dei Colonialisti Predoni…
Certo, l’Uttar Pradesh era la Londra da Bere: dunque gli strepiti ipocriti dei nuovi Bramini del Five Stars Movement, eran giusto Xenofobia scontata e Pittoresca.
L’india, era ancor Saldamente nelle mani della City, la Scottish Masonery, la Windsor Crown: nessun tracollo per l’Establishement e gli Stocks excanges.
Le lettere appassionate del Max Sowar eran ormai poco piu’ che Pattume, al par del Contenuto?
Hjira: un Finocchio dal terzo Sesso.
Max, era fermo ai primi due: impaziente di attender il Maturar dei Fichi di Esopo…
Muji, il ragazzo dei Risciò, uno studente Maoista, comprese la malcelata ansia dello Sconforto.
” Non t’adombrare, Lady: a Bollywood, non parlano che di te: la tua Luce arde nelle Lampade di Mezza Delhy, la Notte.
Lo sanno tutti come sei, come stai: i tuoi Capelli al Vento, i Sorrisi…
Non son tutte Vagina, Sesso, Reclusione, le Donne comprate ai Poveri dai Globalisti.”
Il Sole, era ormai Alto…
Il passaporto fra le dita, quell’immagine ambigua e nessuna M o F, alla voce Sesso, ma una magnifica, Musicale E.
” Hai ragione , Muji: fra poco entrero’ nel Ventre di un Uccello a turbina, io, Eunuch, diretto alla terra degli
Eunukes…
Il Sole, sorrideva, scintillante, Lieto, al par del mio Utero …
Grethe Garbus
