Anna Andreevna Achmatova

La porta é socchiusa

La porta accostata,
il lieve ondeggio degli alberi di tiglio…
Sul tavolo, chissà dimenticati,
un frustino e un guanto.

L’alone giallo della lampada…
Sento un fruscio.
Perché sei andato via?
Io non capisco…

Domani sarà un mattino
di serenità.
La vita è splendida,
sii saggio, cuore.

Sei così stanco,
rallenta, batti piano…
Pensa, ho letto
che l’anima è immortale.

Anna Andreevna Achmatova

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Anna Achmatova

C’è nel contatto umano un limite fatale,

non lo varca né amore né passione,

pur se in muto spavento si fondono le labbra

e il cuore si lacera d’amore.

Perfino l’amicizia vi è impotente,

e anni d’alta, fiammeggiante gioia,

quando libera è l’anima ed estranea

allo struggersi lento del piacere.

Chi cerca di raggiungerlo è folle,

se lo tocca soffre una sorda pena…

ora hai compreso perché il mio cuore

non batte sotto la tua mano.

Anna Achmatova

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